Malga Flavona   33996
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19 Malga Flavona, 1860

Details

Location: Malga Flavona (1850 m)      by: Pedrotti Alberto
Area: Brentagruppe      Date: 19-10-2014
Late panoramization in the heart of the Brenta group... So late, that a couple of hours later I was going to miss the last train from Cles to Trento. No problem: while Edoardo cycled home through Passo Mendola, I unfolded the sleeping bag for one more night close to the hermitage of Santa Emerenziana, dominating the wild Tresenga gorge from a hill, where curiously there is also a building marked "Cammino Jacobeo Anauniense", with the yellow shell typical of the Camino. Which is to say: there was some way to Santiago de Compostella also through the Val di Non (Anaunia)... I need to do research on this: the only time that I went to Santiago, as far as I remember, I did not cycle through these places!
Just to recount how the story ended: The following morning I caught the first train, and I had a shower directly in the school gymnasium.
As for the picture, I realize that the panorama world could well live on also without it: however, under «Panoramen in der Umgebung» you should find an amazing work stemming from 2007. I was supposed to participate at that autumn meeting at Malga Flavona, but at the last moment some engagement with organ playing prevented me to be there... So, I had to wait seven years to get acquainted with this amazing place.
When will be the next time? Maybe a return to Santiago, this time starting directly from the Valsugana and crossing the Brenta group. After all, west of Passo del Grostè the way to Santiago is nothing but a long descent!

12 HF, Canon G1X, 28 mm, ISO 400, f/5, 1/60 sec.

Comments

Da te ci si aspettano sempre panorami eccezionali. Questa è per intenditori. In ogni caso le tue descrizioni sono sempre di grande interesse.
2014/11/11 22:53 , Giuseppe Marzulli
Questo delle descrizioni è un punto interessante.
Diciamo che a me piacerebbe scrivere dei testi di una certa consistenza, il piú delle volte mi trovo a malincuore a tagliarli, semplificarli, o in qualunque altro modo a renderli piú insignificanti. Questo perché a piú riprese ho constatato il ridicolo di un testo di un certo spessore, informativo e magari non solo, con sotto commenti che riguardavano questa o quella macchia sul sensore o nuvoletta sovraesposta.
Per considerazioni tutto sommato collegate l'altro giorno ho tolto, parimenti a malincuore, un lavoro dall'altro sito (qui ne sopravvive la foto al N.25711, ma tanto tu l'avevi visto e anche commentato): magari in futuro lo rimetterò, ma senza testo o epigrafato da qualche cavolata generica.
Malga Flavona è un altro ottimo esempio. Probabilmente la foto perfetta la farà quello che arriva in macchina fino al Lago di Tovel (ok, il parcheggio è 50 metri sotto, ma non cambia molto), sale con il cavalletto e la borsa piena di obiettivi (si cammina un paio d'ore su forestale, non servono portatori...), e soprattutto ci arriva con la luce giusta e con tutto il tempo per fare le sue manovre - perché magari sostanzialmente sta lí solo per quello.
Non credo che la mia foto sia una valida concorrente alla detta... Diventa un documento con una ragion d'essere allorché ci si coniughi l'atmosfera, oppure la considerazione che due, dopo aver traversato mezzo il Brenta nord, raggiunto in bici, e prossimi a perdere l'ultimo treno, ancora si fermano a fare panorami a 360°. Poi il ragionamento te lo lascio condurre in porto da solo: non credo servano grossi suggerimenti!

P.S.: per quanto riguarda la testata di questa valle, fra le mie foto la mia preferita rimane www.panoramio.com/photo/81908683 fatta dal Peller con il 70-300. Ho saputo qualche giorno dopo che c'erano degli amici sul Turrion Basso e... ingrandendo 1:1 se ne vede chiara la traccia che punta verso la cima!
Ho nostalgia di un tele serio, oggetto che non sto usando ultimamente. L'altro giorno a Passo Valles c'era una tipa con una D600 e il 28-300, mi ha lasciato fare qualche scatto di prova: impressione positiva. Pesare pesa, ma potrebbe essere ragionevole anche per un viaggio lungo. Mi viene la pelle d'oca se penso al lavoro di smacchiatura che mi sono costati i panorami degli ultimi giorni in Mongolia, dopo un mese passato a cambiare obiettivi lungo le sterrate...
Tu hai attrezzatura un gradino sopra, ma hai conoscenze e/o opinioni in proposito??
2014/11/12 15:00 , Pedrotti Alberto
Ciao Alberto. Io avevo il 28-200 Nikon e l' ho venduto senza troppi rimpianti. Io non ti consiglierei uno zoom con un' escursione così ampia. Poi è anche vero che in viaggio ti copre tutte le focali.
La mia opinione (considerala un'opinione personale e non quella di un esperto) è che piuttosto che comprare il 28-300 mi compererei una compatta di qualità. Come sai, il mio obiettivo preferito è il Nikon 300 f4, che ritengo un obiettivo di grande qualità, ma troppo ingombrante e pesante per i tuoi tipi di viaggi.
Io apprezzo moltissimo i tuoi panorami perché so bene che sono panorami non alla portata di tutti e per la ricerca che ci sta dietro (e che capisco benissimo). A me succede la stessa cosa con i panorami di città che sono il mio genere preferito (anche se obiettivamente le mie foto sono come qualità tecnica un po' inferiori alle tue). Quello che non capisco bene è se lo capiscono anche gli altri.
2014/11/12 20:09 , Giuseppe Marzulli

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Pedrotti Alberto

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