Vista da Borgo Valsugana (380 m) Cima Dodici (2334 m) è l'icona della piramide perfetta che svetta sopra tutte le cime circostanti. Come tale, sembrerebbe anche la vetta ideale per scattare un 360°.
Quando uno arriva in cima, constata invece che le cose non stanno cosí per due motivi. La cima, infatti, si allunga in maniera inaspettata verso l'Altopiano di Asiago, tanto che quella visibile dalla Valsugana è quasi una falsa cima, occupata dalla spettacolare croce forgiata dal noto artigiano borghesano Gasperetti ancora nel settembre 1969.
Per scattare questo panorama ho preso quindi la poco ortodossa iniziativa di salire fino a metà della croce e, destreggiandomi fra le quattro sbarre metalliche, scattare nelle quattro direzioni. Soluzione che avevo già usato per venire a capo della croce - davvero esagerata come dimensioni, tanto da diventare a mio avviso brutta - di Monte Maggio, nel N.40711. L'anno scorso in Cima Dodici avevo scelto una soluzione piú diplomatica, scattando da metà strada fra il lato trentino e quello veneto.
È stata la bellezza della giornata a spingermi a una poco ortodossa partenza da fondovalle a mezzogiorno (!!), salendo con le stesse modalità descritte nel N.32647, con l'unica differenza che stavolta non ho seguito integralmente lo spigolo nord, dato che le rocce erano bagnate: nella notte il vento aveva spinto la neve granulosa giú per i valloni fino a una quota di 1300 m. Ho invece aggirato i salti traversando per cenge a uno spigolo secondario piú a ovest. Ma anche senza andare per spigoli, una salita a Cima Dodici per il Vallone delle Dodese o per il Vallone delle Trappole resta sempre una bella avventura.
Jochen App, Michael Bodenstedt, Alvise Bonaldo, Hans-Jörg Bäuerle, Günter Diez, Andre Frick, Johannes Ha, Manfred Hainz, Fredy Haubenschmid, Franz Kerscher, Gianluca Moroni, Herbert Raab, Jens Vischer, Benjamin Vogel
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Kommentare
Il tuo commento dimostra che perfino sull'Altipiano di Asiago (a rigore, VERSO l'altipiano) si può fare alpinismo esplorativo.
Ciao, Alvise
Ciao, Alvise
Poi dovevo anche indagare come mai i miei lavori dalle Marittime (e i due invernali dal Malinvern e dalla Testa Claus, secondo me, sono tanta roba, ma sono passati abbastanza in sordina...) non comparivano nelle vicinanze, nelle quali compariva invece un bianco e nero dal Colle dell'Agnello (!!!).
Il mio panorama di Cima XII non lo considero affatto un grande lavoro: vista l'ora tarda e il sole basso ero anche dell'idea di risparmiarmi la routine del 360°, poi però mi ci sono messo, piú che altro per vedere come me la cavavo con la scalata della croce, la quale per me era una prima. Va detto che in cima ho preso le uniche nuvole di queste bellissime giornate: un'ora prima giú per le roccette sembrava addirittura che potesse piovere, evento al quale ero del tutto impreparato (nemmeno una mantellina) e che avrebbe potuto avere conseguenze catastrofiche, roba da elicottero giallo.
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