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L'appartato Van delle Sasse può a buon diritto essere considerato uno dei "santuari" delle Dolomiti. L'accesso è lungo da ogni versante, e in generale viene affrontato solo per portarsi all'attacco della breve ma verticale ferrata Tissi.
Tuttavia il luogo merita di per sé: qui sono quasi le sei di pomeriggio e mi trovo solo nel Van in mezzo a una folla di marmotte vocianti. L'ora tarda è dovuta a precedenti tentativi di salita alla Busazza, vanificati dalle nuvole basse che sconsigliavano di avventurarsi fuori dai sentieri segnati.
A salire la Civetta vera e propria, con una formula abbastanza inconsueta (partenza da Chiesa di Goima), sarei tornato dieci giorni dopo, trovando però ancora molte nubi: https://www.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=18802028
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Kommentare
Ciao, Alvise
Circostanza la quale fa sí che, ora che me ne frego della ricezione e lascio dentro il lavoro, un luogo come il Van delle Sasse compaia per la prima volta dopo 2700 panorami delle Dolomiti!
Il tutto riflette appieno quella che è la vera conoscenza delle Dolomiti: se ti stacchi da quella manciata di luoghi noti (al giorno d'oggi bisogna dire "iconici"), si entra nell'ignoto totale!
Visto che c'ero, ho anche fatto la traccia di quella giornata: https://www.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=235650048
Saluti
Alberto
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