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Furono ben strani, i giorni prima del cosiddetto "lockdown".
Giorni strani, sospesi, carichi di attesa, non si capiva bene di cosa, anche se si intuiva che qualcosa di grosso stava per accadere. Anche la natura volle contribuire a quel gioco di sospensione e di ambiguità, regalando delle atmosfere ovattate ed enigmatiche, come in questo memorabile 06 marzo, quando dopo una nevicata scattai in un giorno quasi 200 foto, semplicemente gironzolando per le strade intorno a casa. Forse parte della magia stava proprio nel fatto che quelle già si stavano magicamente svuotando - e in effetti quei giorni furono per certi versi un'esperienza originale e forse irripetibile.
Diciamo che, se ci fossero stati i vecchi rullini di diapositive, la spesa extra sostenuta quel giorno sarebbe stata ampiamente compensata dal risparmio dei mesi successivi...
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Kommentare
Detto questo, la paretona dell'Altipiano di Asiago che precipita sulla Valsugana fa sempre impressione, con o senza neve.
Ciao, Alvise
Nella retorica tutta tridentina dell'autonomia, per la quale qui si sarebbe sempre primi d'Italia, o d'Europa, o del Mondo, o della Galassia (dipende come si svegliano il tal giorno, e cosa decidono di dettare ai giornalisti: tanto quelli scrivono...), in quelle prime fasi c'era il Covid giú in Lombardia, c'era giú in Veneto, MA NOI ci saremmo salvati, difesi non so se piú dalla nostra eccellenza oppure dalle nostre montagne. E allora per me, e per altri spiriti un tantino scettici e critici, quello che si vede in foto era diventato ironicamente "il versante cinese di Cima XII", la barriera che ci difendeva dagli infettati popoli della pianura. "Saldo scudo dalle infette genti", lo avevo battezzato io petrarcheggiando un tantino (sarebbe stato questo il titolo inteso del panorama, ma non mi pare praticabile).
Dopo il periodo di internamento, la mia prima uscita degna di nota fu per il 2 giugno sul Coppolo, prendendomi il rischio anche di sconfinare per qualche decina di metri nei territori proibiti, appunto, delle infette genti (diciamo che il confine di regione corre proprio a metà strada fra il posto dove lasciai la bici e la cima ovest del Coppolo). Ero salito in Tesino passando per Grigno, e sulla strada del Murello campeggiava una scritta "No Ciodi no Covid - Benvenuti in Tirolo" ( http://bit.ly/3ZEIDXG ). Scritta destinata a diventare assai beffarda, dopo che la nemesi storica aveva fatto sí che proprio Castello Tesino rimanesse un'isolata zona rossa per una quindicina buona di giorni...
Ma qui mi fermo... mi sento di essere troppo attuale, adesso che hanno tirato fuori Alzano e Nembro con perfetto tempismo, come distrazione di massa, per dar modo di perfezionare lo scaricabarile riguardo a Crotone.
Saluti da oltre la muraglia.
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